Le tradizioni

L'era dei murales a Serramanna: una storia di colori sbiaditi

L'ascesa e la caduta dei murales di Serramanna: un'eredità artistica in declino

Negli anni '70 e '80, Serramanna ha vissuto una vera e propria esplosione artistica con l'era dei murales. Questi colorati dipinti murali, spesso realizzati su muri non intonacati, hanno trasformato la città in una galleria d'arte a cielo aperto, seguendo l'esempio di San Sperate e propagandosi a Villamar, Orgosolo, Bono e altri centri della Sardegna. I muri delle case divennero tele per artisti locali che esibirono la loro bravura con tecniche e materiali semplici.

I murales di Serramanna non erano solo decorativi, ma raccontavano la vita del paese e dell'isola, celebrando la storia, la cultura e talvolta anche episodi politici. Queste opere erano un simbolo di identità e orgoglio locale.

La decadenza dei murales è iniziata con il passare del tempo. Pochi murales sono stati "rinfrescati" e mantenuti integri; molti sono stati abbandonati, lasciando i colori sbiaditi e l'intonaco in condizioni precarie. La demolizione o la ristrutturazione delle costruzioni che ospitavano queste opere ha portato alla scomparsa di molti murales, lasciando poche tracce di quel periodo artistico.

La fine dell'era dei muralisti ha segnato un ulteriore declino. Il gruppo di artisti che aveva creato e mantenuto questi murales si è gradualmente disperso, senza che nuove generazioni di artisti prendessero il loro posto per continuare questa tradizione. Questo ha lasciato un vuoto culturale, rendendo sempre più raro il panorama dei murales a Serramanna.

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