Le tradizioni

L'ex chiesa di San Sebastiano a Serramanna

un tempo chiesa del centro di serramanna, san sebastiano è oggi uno spazio destinato a esposizioni e concerti. Venne costruita come ringraziamento dopo una pestilenza e mantiene inalterato il fascino della sua storia lunga cinque secoli

Tra i vicoli ombrosi e silenziosi del centro storico di Serramanna si scorge un edificio dalla storia lunga e affascinante, l’ex chiesa di San Sebastiano. Il tempio venne costruito nel XVI secolo come ex-voto al termine di un’epidemia di peste che aveva flagellato il paese. Nel 1631 venne ceduta ai Domenicani che vi rimasero fino al 1854, quando un Regio Decreto impose la riduzione di ogni ordine religioso nonché la confisca dei beni.

Vi si insediò quindi la Confraternita del Rosario e da qui il giorno di Pasqua partiva la processione della Madonna che a metà strada incontrava quella del Cristo Risorto nel suggestivo ed emozionante momento detto S’Incontru. Dopo il 1945 San Sebastiano fu definitivamente chiuso e, dopo un lungo abbandono, è stato acquistato dal comune e oggi è usato come spazio per esposizioni di arte e concerti.

La facciata beige di San Sebastiano si fa notare per il vistoso portale ligneo con la cornice ricercata e il frontone dalla finestra a ventaglio, mentre in alto si trova un piccolo campanile a vela. L’interno, strutturato in due navate, un tempo custodiva un’ampia collezione di statue in legno purtroppo oggi andate in larga parte perdute. La chiesa è un punto di riferimento per i cittadini di Serramanna, soprattutto per quelli più anziani che chiamano il quartiere Su Guventu cioè convento, con riferimento all’edificio attiguo a San Sebastiano.

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