Le tradizioni

Il Museo della Memoria e Tradizioni religiose

il Museo della Memoria e Tradizioni religiose di Serramanna contiene numerosi reperti risalenti a un periodo compreso tra Cinquecento e Settecento. Particolarmente degna di nota è la croce professionale di Antonio Pixoni che veniva usata durante la Pasqua

Il Museo della Memoria e Tradizioni religiose, principale istituzione didattica di Serramanna, è ospitato nell’Oratorio della Confraternita della chiesa di Sant'Angelo ed è stato istituito per valorizzare il patrimonio artistico degli edifici ecclesiastici della zona. Vi sono esposti arredi, decorazioni e statue non più usati per le funzioni liturgiche, ordinati in varie sezioni tematiche e risalenti a un arco di tempo dal Cinquecento al Settecento.

Tra i reperti si fanno notare le due state in legno policromato e oro raffiguranti l’Angelo Custode e San Carlo Borromeo, i due gruppi scultorei settecenteschi di Giuseppe Antonio Lonis, un calice in argento dorato risalente alla fine del Cinquecento e la croce professionale di Antonio Giovanni Pixoni che veniva adoperata la domenica di Pasqua. Il museo, gestito da volontari, è aperto martedì e giovedì dalle 17 alle 20 e il sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 17 alle 20.

La chiesa di Sant’Angelo che ospita il museo è stata eretta nel XVI secolo per onorare il culto dell’Angelo Custode protettore dei fedeli, diffusosi nel Cinquecento durante le grandi guerre religiose tra cattolici e protestanti. La chiesa si presenta con uno stile tardo gotico: la facciata è caratterizzata da un portone con lunetta ad arco a sesto acuto provvista di merlatura decorativa. Durante i lavori di restauro del pavimento sono stati scoperti resti di ceramica risalenti a manufatti del XIII secolo.

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