Il territorio

Storia medievale di Serramanna, dai Giudicati al dominio aragonese

Serramanna nell'età giudicale
Per comprendere la storia medievale di Serramanna e di quella che fu la sua contea, bisogna partire dai decenni immediatamente precedenti all'anno mille, durante i quali l'intera Sardegna fu interessata da continui fenomeni di invasioni, attacchi e saccheggi da parte di alcune popolazioni del mediterraneo. Conseguenza di tali avvenimenti fu il passaggio dal dominio Bizantino ad una nuova forma di governo sull'isola: i Giudicati. In ognuno dei quattro Giudicati di Sardegna regnava un Giudice, ed ogni Giudicato era suddiviso in curatorie; Serramannasi trovava nella curatoria di Gippi, all'interno del Giudicato di Cagliari.

Il dominio spagnolo e la sua importante eredità

Nel corso del tredicesimo secolo Serramanna passò sotto il regno del Giudicato di Arborea, per poi essere ceduta ai pisani e successivamente essere conquistata dai catalani. Il dominio aragonese fu caratterizzato da importanti atti di concessione agli abitanti di Serramanna, ai quali, in pieno feudalesimo, era riconosciuto il diritto di proprietà sui beni. La sovranità spagnola durò fino al settecento, quando l'isola passò sotto il governo dei Savoia. Questo periodo ha segnato un momento fondamentale per lo sviluppo del territorio serramannese, e molte sue testimonianze sono tuttora ben visibili all'interno del paese, a cominciare dalla splendida chiesa di San Leonardo, in stile gotico catalano. Il suo campanile a pianta ottagonale, peraltro, figura anche nello stemma comunale, accanto alle bande di colore argento e nero che contraddistinguevano l'emblema del conte di [strong]Serramanna[/strong] già agli inizi del XVII secolo.

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